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Il Cimitero Evangelico agli Allori
Sulla via Senese, alle porte di Firenze, in prossimità del Galluzzo, si apre un luogo di grande interesse, il Cimitero Evangelico “agli Allori”.
Nel
1878 le chiese evangeliche fiorentine (Anglicana, Battista, dei Fratelli,
Luterana,Riformata Svizzera, Valdese) aprirono il Cimitero Evangelico “agli
Allori” per dare degna sepoltura ai non cattolici che non venivano
accolti dai cimiteri della città, soprattutto dopo la chiusura del Cimitero
degli Inglesi in seguito alla legge che decretava in 100 metri la distanza
minima dei cimiteri dal centro abitato.
Questo
luogo ha dato accoglienza a tante importanti figure italiane e straniere che,
attratte dalla cultura rinascimentale e cosmopolita della città dove natura,
arte e vita si coniugavano mirabilmente, hanno contribuito alla sua ricchezza
culturale nutrendosi ai suoi valori artistici e civili. Qui riposano tanti
grandi nomi del collezionismo e della storia dell’arte: da Frederik Stibbert a
Sir Harold Acton, da Roberto Longhi a John Pope Hennessy a Herbert Percy Horne;
ma anche artisti, come il pittore svizzero Arnold Boecklin (autore del celebre
quadro l’Isola dei Morti, ispirato peraltro al Cimitero degli Inglesi),
l’architetto Leonardo Savioli e il pittore tedesco Hans-Joachim Staude.
Molte
sono anche le donne qui sepolte, artiste, intellettuali, scrittrici come Oriana
Fallaci, Ludmilla Assing, Jessie Taylor Hillebrand, Vernon Lee, Elizabeth Boott
Duveneck, Sofia Besobrasova De Gubernatis, Dorothy Nevile Lees. Accanto a loro,
tanti altri grandi nomi, ma anche figure meno conosciute, non meno degne di
essere commemorate. Il cimitero, dunque, si offre come testimonianza, documento
di vita, monumento d’arte, vero e proprio museo all’aperto che accoglie
significativi brani della scultura e delle arti applicate tra Otto e Novecento.
I più importanti scultori toscani vi hanno lasciato traccia, dai Fantacchiotti
ai Romanelli, dai Betti al Costoli, Corrado Feroci, Antonio Maraini e accanto a
loro gli scultori stranieri che avevano scelto Firenze come Adolf von
Hildebrand. Nei marmi scolpiti sono documentate le correnti del linguaggio
accademico purista e del realismo, dell’Art Nouveau, del Simbolismo, del Déco,
articolate in un raffinato inventario di stili.
Tutti gli ultimi restauri
Siamo felici di condividere con voi gli ultimi restauri di alcune famose tombe del nostro cimitero grazie all’aiuto degli Amici degli Allori, del contributo 8per1000 della Chiesa Valdese e di altri contributi che verranno indicati nella documentazione sottostante
Clicca qui e guarda tutti gli ultimi restauri
RestauriRestauro della tomba
del pittore svizzero Arnold BÖCKLIN
Il restauro si è potuto realizzare grazie al finanziamento del progetto Adotta un monumento da parte della Fondazione La Residenza e al generoso impegno del suo presidente Alberto Fossati. Il restauro è stato eseguito dalla ditta Alberto Casciani: Conservazione e Restauri.
Adotta un monumentoPRIMA
Il monumento funebre è composto da un’alta colonna scanalata, conclusa da un capitello in stile dorico ed un cratere, che poggia sopra ad un basamento composito a pianta quadrata.
Prospicente il basamento si trovano due lastre sepolcrali a pianta rettangolare delimitate da una recinzione in quadrello di ferro rivestito da una lamina in rame. Sulla faccia anteriore del basamento e sulle lastre sepolcrali si trovano le iscrizioni funebri realizzate con lettere a rilievo in bronzo. Ai quattro vertici di ciascuna lastra si vi sono delle borchie anch’esse in bronzo in buone condizioni di conservazione.
DOPO!
Tutti gli elementi lapidei sono realizzati in travertino.Il monumento funebre è composto da un’alta colonna scanalata, conclusa da un capitello in stile dorico ed un cratere, che poggia sopra ad un basamento composito a pianta quadrata.
Prospicente il basamento si trovano due lastre sepolcrali a pianta rettangolare delimitate da una recinzione in quadrello di ferro rivestito da una lamina in rame. Sulla faccia anteriore del basamento e sulle lastre sepolcrali si trovano le iscrizioni funebri realizzate con lettere a rilievo in bronzo. Ai quattro vertici di ciascuna lastra si vi sono delle borchie anch’esse in bronzo in buone condizioni di conservazione.
Tutti gli elementi lapidei sono realizzati in travertino.
Guarda gli altri restauri
Grazie alla collaborazione dell’Associazione degli Amici degli Allori altri restauri si sono già realizzati!
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